L’Italia è spaccata in due. I ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Questo processo, che avvicina l’Italia ai paesi sudamericani, si è accentuato fortemente con l’entrata in vigore dell’Euro. La moneta unica europea avrà mille pregi, ma è risultata un disastro per molti italiani.
Quando sono entrati in vigore i nuovi biglietti e monete, chi poteva ha immediatamente applicato il cambio mille lire = 1 Euro. E chi poteva? Naturalmente tutti i lavoratori autonomi.
Ricordo un piccolo episodio che mi dette subito la misura e la gravità di quanto stava accadendo. Vicino casa c’è un mercato e delle bancarelle. All’inizio c’è un piccolo venditore di cianfrusaglie, che passava il tempo a strillare “mille lire al pezzo, solo mille lire”. Il 2 di gennaio del 2002, ripassando di li, mi investì lo strillo dello stesso signore “un euro al pezzo, solo un euro”. Capii subito che il mio reddito di lavoratore dipendente si era dimezzato in 24 ore.
A questo andazzo si sono adeguati ben presto anche gli enti pubblici agendo sulle tariffe e i concessionari, come le autostrade, cedute in gran parte a privati. Il Governo dell'epoca non fece alcun controllo e non furono in molti a rendersi conto di quello che stava accadendo.
Si esaltavano i pregi dell’Euro. Stabilità monetaria e bassi tassi di interesse. Quando poi le rate dei mutui sono salite e l'aumento dei prezzi ha reso evidente il depauperamento delle categorie a reddito fisso, il danno irrimediabile era già fatto.
martedì 16 settembre 2008
L'Italia è spaccata in due
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento